Finalmente riesco a dedicarmi e a parlarvi di un tè che amo moltissimo: il Gyokuro.
Quello che sto degustando proviene sempre da Uji, nella prefettura di Kyoto, ed è untè verde un po’ differente da quelli che abbiamo già conosciuto.
Il Gyokuro è un tè raffinato, unico ed elegante; il significato del nome è di fatto “Rugiada di Giada” o “Rugiada Preziosa”.
Cosa lo rende così speciale?
Oltre al nome, che già ci riporta a qualcosa di unico, dobbiamo tener conto della lavorazione.
I giardini dove cresce il Gyokuro vengono ombreggiati 21 giorni prima della raccolta. In questo modo diminuisce la quantità di polifenoli, responsabili della parte amarotica, aumentando invece le sostanze dolci di L-Teanina, clorofilla e caffeina.
La raccolta avviene solo una volta all’anno, all’inizio del mese di aprile ed è la primissima raccolta di tè in Giappone.
La lavorazione delle foglie fresche avviene nel metodo tradizionale “temomi” sul tavolo “hoirou” che è riscaldato e le foglie vengono lavorate per ore. Una lavorazione minuziosa per ottenere un tè sorprendente.
Per prepararlo con il metodo occidentale vi servono 2.5 gr di foglie da infondere in 200 ml di acqua a 60-65°C per 1-2 minuti.
Le foglie verdi intense a forma aghiforme danzano nell’acqua fino a scoprire un liquore dal colore verde pallido, che rilascia un aroma dolce che ricorda un campo fiorito, mantenendo comunque la nota marina, caratteristica tipica dei tè giapponesi.
Nel sapore troviamo il particolare sapore umami, marino, ma molto meno marcato e riscopriamo, come nell’aroma, questo contorno dolce e floreale. È proprio questo dettaglio che lo differenzia da tutti gli altri.
Il tè Gyokuro è adatto ai momenti importanti e raffinati, naturalmente per chi desidera un tè pregiato, dalle note eleganti.
Se volete stupire i vostri ospiti, questo tè è quello che fa per voi!
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