Restiamo in Oriente e percorriamo un breve viaggio in Corea.
Anche qui esiste una cerimonia del tè tradizionale, che si svolge da più di mille anni.
In passato veniva chiamata charye (茶 禮), oggi invece viene nominata “Panyar” o “rugiada di saggezza illuminante”.
È un rito semplice e armonioso che avviene in un ambiente raffinato ma rilassato, ma può variare a seconda dell’occasione.
Oggi questa cerimonia è vista come un modo per prendersi del tempo per sé stessi e per ritrovare la calma, lasciando al di fuori la vita estremamente veloce e caotica della società.
Come avviene la cerimonia?
Il tè maggiormente prodotto in Corea è quello verde, che solitamente viene servito anche durante la cerimonia, attraverso accessori di porcellana o ceramica celadon come:
-teiera con il manico laterale
-tazzine e piattini
-ciotola decanter
-contenitore del tè
Per prima cosa, con dell’acqua calda, vengono scaldate la teiera e le tazzine.
**Questa operazione potete applicarla anche voi a casa quando preparate il tè nel metodo orientale. In questo modo quando inserite le foglie e poi versate l’acqua calda, non creerete uno shock termico.
A questo punto viene riscaldato anche il decanter e la stessa acqua viene aggiunta nella teiera dove sono state inserite le foglie fresche di tè.
Quando il tè è pronto, viene versato nelle tazzine, con movimenti alternati.
L’ospite infine beve il tè tenendo la tazzina fra le mani, per analizzarne il colore e l’aroma e bevendolo in tre sorsi.
La pratica avviene più volte, da tre o cinque infusioni circa.Il nostro itinerario continua velocemente fra le varie tradizioni dei popoli minori della Cina.
Preparate il vostro stomaco, perché non ci troviamo più nella Cina raffinata e nella cerimonia del gong fu cha che abbiamo già conosciuto.
Per prima cosa dovete sapere che il tè è un elemento fondamentale per molte etnie, che hanno ricreato delle vere e proprie abitudini.
Cominciamo da un luogo mistico, un altopiano nascosto dell’Himalaya, che racchiude paesaggi incontaminati.
È l’altopiano più vasto e alto di tutto il mondo, soprannominato “il tetto del mondo”. Considerato dal pubblico “il posto più vicino al cielo”.
Siamo in Tibet, dove i Tibetani bevono tè pu erh o rosso (che nella classificazione occidentale è chiamato nero) che proviene dallo Yunnan. La particolarità è l’aggiunta di burro e latte di yak, miscelati e mescolati in un sifone. Questo tè salato e grasso, fin dai tempo della dinastia Yuan.
Un popolo che vive tra le province di Guandong, Jianxi e Fujian in Cina ed il nord di Taiwan.
Il loro tè è una specie di zuppa, o meglio dire un tè macinato. Con un mortaio vengono pestati e uniti più ingredienti: foglie di tè verde o oolong, frutta secca, cereali, erbe e sale, ai quali poi si aggiunge acqua calda e si amalgama il tutto.
**Questa “zuppa” sono riuscita a provarla e devo dire che mi è piaciuta molto. È consistente ma non difficile da bere. Gli ingredienti che conteneva erano: tè oolong, sesamo bianco e nero, semi di zucca, bagigi/arachidi, zucchero di canna, riso soffiato e mandorle.
Ci troviamo sulle montagne dello Yunnan, dove questo popolo è solito preparare il “Longhudon” – “Tè della battaglia fra tigre e drago “. Si tratta di un tè miscelato con del liquore.
È un popolo che abita fra la Birmania, la Thailandia e il sud-est della Cina, che tradizionalmente prepara un decotto di tè, olio e sale, servito come zuppa.
Hanno creato una specie di cerimonia composta da tre portate da servire ai loro ospiti:
-durante la prima viene servito il tè
-durante la seconda vengono preparate le foglie di tè tostate e bollite con zucchero scuro, formaggio fresco e cassia.
-durante la terza il tè è preparato con foglie le foglie e l’aggiunta di miele, riso soffiato, pepe selvatico e noci.
Questo popolo, denominato anche Bulong, prepara e serve il tè nel bambù.
Sono nomadi che bevono il tè tre volte al giorno, con l’aggiunta di latte e formaggio, e servito con altri alimenti.
Questo popolo beve una zuppa di foglie di tè secche, zenzero e riso crudo, dove vengono aggiunti dei cereali.
Anche questo popolo prepara una zuppa, friggendo prima mais, semi di soia, arachidi, tofu e vermicelli di soia, che vengono aggiunti al tè bollito. Questa pastella viene chiamata oil tea.
Questa volta siamo partiti da una cerimonia armoniosa ed elegante, dove in primo piano abbiamo un tè verde pregiato.
Siamo passati poi a molte altre tipologie di preparazione del tè, più semplici ed artigiane, molto lontane dalle nostre abitudini.
Avete mai provato uno di questi composti nei vostri viaggi orientali? Ne avevate mai sentito parlare?
Siamo arrivati al penultimo articolo inerente alle tradizioni del tè nel mondo.
Vi aspetto al nostro ultimo viaggio!
Buon tè!
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