Ciao a tutti cari tea lovers, in queste giornate il sole splende, anche se l’aria inizia a raffreddarsi, ecco perchè sono andata alla ricerca di un tè dai toni caldi e armoniosi, che mi facesse rilassare e viaggiare un po’ con la mente. La scelta è ricaduta su vari tè, tra cui quello che vi voglio presentare oggi. È un tè “da mettere al dito”. Sì, avete capito bene, sono dei piccoli anelli creati con le grandi foglie di tè. Un’idea nata dalla Lumbini Tea Valley, di cui abbiamo già conosciuto un’altra loro opera d’arte: le roselline con le foglie di tè. Ve le siete perse? Vi lascioquiil link. Ma torniamo alla presentazione di questo tè, il “Jayachakra” – anellini di tè. È stato realizzato in omaggio a Dayapala Jayawardana, il fondatore della Lumbini Tea Valley, e simboleggia, come lui aveva sognato nel 1975, la vittoria del marchio nel mondo del tè. Una vera e propria storia di passione, coraggio e determinazione.
DESCRIZIONE La lavorazione a mano di questo tè, ha permesso l’intreccio delle due foglie tenere e dei boccioli, che hanno ricreato un anello dalle tonalità nere e oro. Un tè che in tutti i suoi aspetti ricorda la natura. Appena aperto, gli anellini di tè rilasciato una nota intensa ed inebriante di miele, ma soprattutto di camomilla. Ecco che con questa sfumatura sono ritornata nel giardino fiorito della nonna, quando nell’erba spuntavano questi fiori di camomilla che inebriavano l’aria. Il viaggio nel passato che cercavo. Ho così deciso di prepararlo per gustare appieno tutti i sapori che potevano racchiudere. DEGUSTAZIONE Vi coniglio di preparare l’infusione nel metodo orientale, così da far sviluppare bene gli aromi man mano che gli anellini si aprono. È un tè davvero longevo, perché dura più di 10 infusioni, mantenendo un gusto leggero a tratti vivace. Per prepararlo ho utilizzato 2 gr di tè, infusi in 90ml di acqua filtrata a 90°C. Prima di procedere con le infusioni, ho fatto un breve risciacquo delle foglie. Il colore del liquore rimane sempre sulle note giallo – oro, come se fosse una piccola tazzina di miele. Il profumo di camomilla, ha inebriato l’aria, come il giardino in cui crescevano quando ero piccola. E si riscopre anche nel sapore, dove troviamo anche una nota dolce di miele millefiori molto delicato. Procedendo con la degustazione, si sviluppano sapori di fieno, pane caldo e bacche. Un tè morbido, avvolgente e armonioso, che risulta essere complesso rimanendo amabile. Questo tè, così speciale, è stato premiato al “Best Innovation”, Specialty Tea Competition, Giappone, 2010 Se avete la possibilità di provare questi Jayachakra – anellini di tè, degustatelo con passione. Vi ritroverete a contatto con la natura, e percepirete il lavoro che c’è dietro a questo lavoro certosino. Non un semplice tè, ma una piccola opera d’arte nella vostra tazzina. Buon tè!
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