
Il rito del tè in Inghilterra

Un tè e dolce di riso
La tradizione del tè in Russia
Avete mai sentito parlare del Samovar?
In questo articolo atterriamo in Russia, dove troviamo un’altra tradizione del tè molto caratteristica.
Anche qui il tè è diventato parte di un rito tradizionale e viene bevuto quotidianamente.
L’oggetto distintivo per la preparazione del tè in Russia è il Samovar, che si può trovare davvero ovunque: negli uffici, in treno, negli hotel..
È una specie di bollitore, magnifico ed elegante, che serve a scaldare e mantenere in temperatura l’acqua.
BREVE STORIA
Ci sono due racconti diversi sulla “scoperta” del tè in Russia.
La prima racconta che nel’600, grazie ai doni diplomatici della Cina, la Russia scoprì questa favolosa bevanda.
La seconda racconta il collegamento della scoperta del tè attraverso le carovane commerciali.
La Russia incontrò il tè nel 1689. Quando stipulò un accordo commerciale con la Cina.
Lo scambio avveniva nella città fortificata di Usk Kayakhta, lontana dalla capitale imperiale essendo che gli stranieri erano ancora mal visti.
I Russi offrivano pellicce in cambio di seta, cotone, porcellane e soprattutto tè; questa merce veniva trasportata a 200-300 cammelli, e la strada di andata e ritorno durava circa un anno.
Questo commercio proseguì fino all’800; il tè trasportato era di alta qualità e per questo destinato solo alla nobiltà, mentre nelle zone rurali giungevano quei tè pressati in mattonelle.
Il commercio diventò fiorente grazie alla via Siberiana e poi successivamente lasciando il posto alla Transiberiana.
Le sale da tè nacquero nel XVIII secolo, quando la capitale si spostò da Mosca a San Pietroburgo, rincorrendo la popolarità che si era creata nella corte degli Zar.
Era consuetudine servire il tè con il samovar, all’interno di tazze di porcellana o bicchieri di cristallo, unito a Champagne Francese e degustazioni di caviale e cibi salati.
I russi bevono il tè dal XIX sec. Quando il tè iniziò la vera e propria diffusione in tutto l’Impero Russo.
Pensate che per dire resto/mancia, utilizzavano la parola “za chai” – “per il tè”.
COM’È FATTO IL SAMOVAR
Il samovar si dice si l’evoluzione del fornello da viaggio mongolo. È composto da una parte inferiore, dov’è contenuta l’acqua.
Un tempo veniva alimentata da braci, che riscaldavano un condotto d’aria all’interno; oggi si trovano per la maggior parte elettrici.
Sopra al bollitore c’è un incavo dove poter collocare la piccola teiera, che grazie al meccanismo rimane sempre calda e dov’è contenuto il tè nero concentrato, chiamato” Zavarka”.
COME SI BEVE IL TÈ
Ogni ospite si serve versando circa due dita di tè nero nel bicchiere o nella tazza.
Viene poi allungato con acqua calda spillata dal rubinetto del samovar.
Di norma viene aggiunto anche lo zucchero o le zollette. È tradizione stringere la zolletta di zucchero fra i denti e farla sciogliere bevendo il tè.
Il tè viene solitamente accompagnato dal caratteristico “Varenye”, una composta di frutta sciroppata che si prepara con ciliegie, frutti di bosco o fragole.
Questa tradizione risale ad un’abitudine cinese dell’epoca Tang, quando il tè veniva bevuto con varie aggiunte. Attraverso le vie carovane che univano i due paesi, questa consuetudine venne adottata dai russi con entusiasmo.
Inoltre troviamo snack, formaggi e tanti dolci tradizionali, come i bubliki, i baranki e i sushki, ciambelline di diverse consistenze, da inzuppare a piacere nel tè.
Abbiamo capito che in Russia non esiste un vero e proprio rituale, ma una tradizione ben consolidata.
Il nostro viaggio in Russia si conclude qui! Abbiamo ancora due tappe per scoprire le tradizioni del tè nel mondo. A presto!!