Siamo arrivati all’ultimo capitolo del nostro viaggio fra le tradizioni del tè nel mondo.
Questa volta però non ci fermiamo in un singolo luogo ma scopriamo le tante usanze che rimangono.
Pronti, partenza, via!!
Troviamo una cerimonia tradizionale, conosciuta come Atay Bi Naa Naa. È considerata l’espressione più raffinata dell’ospitalità.
Viene utilizzato il tè verde Gunpowder, preparato dal capofamiglia, a cui poi vengono aggiunti lo zucchero e la menta marocchina (dal sapore dolce e marcato). Tutti gli ingredienti vengono fatti bollire finchè il sapore non diventa forte.
Il tè viene versato con la teiera tenuta ad una certa altezza, creando una schiuma in superficie e solitamente vengono servite tre tazze: la prima gentile come la vita, la seconda forte come l’amore e la terza amara come la morte.
Il tè viene preparato tradizionalmente dai beduini, che fanno macerare del tè nero a cui poi vengono aggiunti lo zucchero di canna e le foglie di menta.
La tradizione vuole che venga preparato un tè nero forte usando due bollitori impilati e versato in bicchieri a forma di tulipano e serviti dolci.
Nella parte più orientale, vengono messi sotto la lingua delle zollette di zucchero di barbabietola prima di sorseggiare il tè.
Viene preparato un tè nero forte con il samovar, che deve risultare scuro e forte (viene fatto bollire per circa 10 minuti). Quando è pronto viene versato in un bicchiere dalla forma svasata. Poi viene diluito con acqua bollente e vengono aggiunti petali di rosa, cardamomo, cannella, qualche pezzetto di zafferano e infine addolcito con zollette di zucchero, zucchero candito o sorseggiato con una zolletta di zucchero in bocca.
Qui troviamo una specialità chiamata “Noon Chai”. Tradizionalmente viene preparato per occasioni speciali, ma d’inverno si trova facilmente anche nei chioschi.
Questa miscela è composta da foglie di tè, latte, sale, pistacchi, mandorle e cardamomo.
A differenza del chai indiano, si usa tè verde al posto del tè nero.
La particolarità è il suo colore rosa, che viene generato solo un pizzico di bicarbonato.
Qui troviamo il Masala Chai. Di base abbiamo un tè nero, solitamente Assam, miscelato con zucchero, acqua, latte (di bufalo, mucca o condensato) e un mix di spezie. Tra queste non possono mancare lo zenzero e i semi di cardamomo. Tutti gli ingredienti vengono bolliti insieme e serviti in piccoli kulhar di terracotta non smaltati.
Possiamo degustare il “cha yen”, tè con latte condensato che contiene anice, colorante giallo o rosso ed eventualmente altre spezie. Il tutto è addolcito con lo zucchero.VIETNAM
Il tè tradizionale è il tè al loto, che veniva preparato per l’imperatore.
Occorrono circa 1500 fiori per fare 1kg di tè al loto. Viene raccolto il polline all’interno dei fiori e messo a contatto con il tè e lasciato riposare per alcuni giorni. Il polline viene rimosso e aggiunto quello fresco; questa operazione si ripete due volte.
Viene bevuto un tè forte con aggiunta di latte condensato e molto zucchero. Il latte e il tè possono essere mescolati e versati più volte per creare una spuma densa. Questo viene chiamato “teh tarik” “tè tirato”.
Viene bevuto il tè come in Inghilterra ma nella versione “Billy”. È una latta di metallo con un manico ed un coperchio di filo metallico, che viene riempita d’acqua e sospesa sul fuoco vivo. Quando l’acqua bolle vengono aggiunte le foglie di tè e si fa bollire tutto per qualche minuto. Il barattolo viene poi rimosso e fatto oscillare sopra la testa per far affondare le ultime foglie rimaste in superficie. Infine viene servito con latte e zucchero e talvolta con foglie di eucalipto.
Che lungo viaggio abbiamo fatto! Vi è piaciuto?
Da un lato abbiamo trovato tantissime differenze, dall’altra abbiamo visto che in molti luoghi il modo di bere il tè è molto simile, ad esempio per quanto riguarda l’aggiunta di latte!
Quale tè o tradizione vi affascina di più? Ne conoscete altre?
Se vi va lasciateci un commento e nel frattempo vi auguriamo buon tè!!
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